domenica 5 maggio 2013

Giorni senza speranza



Non sono stato io a volerlo,
non sono stato io a voler nascere
in questo mondo crudele,
in questo mondo sono stato lacerato,
abbandonato, dolorante,
lacerato dalla vita,
incatenato nelle caverne del dolore.

Da un’unione,
Da un’unione di costrizione e paura
Si sollevò il mio simile,
si sollevò il mio simile in catene,
nella disperazione,
nelle disperazione e nel sospetto,
il seme del domani eterno.

Sono nato prigioniero,
Prigioniero della notte
Tra giorni senza speranza.
Sono nato su strade,
su strade coperte di neve,
i venti ululanti mi hanno guidato.

Un mendicante, un ramingo,
un profugo dalla mia stessa vita
e un compagno,
compagno delle luci spettrali,
eppure essi giunsero,
trovarono un modo di raggiungermi,
mi invitarono a seguirli.

 Sono nato prigioniero,
Prigioniero della notte
Tra giorni senza speranza.
Sono nato su strade,
su strade coperte di neve,
i venti ululanti mi hanno guidato.

Sono nato prigioniero,
Prigioniero della notte
Tra giorni senza speranza.
Sono nato su strade,
su strade coperte di neve,
i venti ululanti mi hanno guidato.

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